L'Associazione Disabili Visivi nata nel 1970 per riunire i radioamatori ciechi, oggi è un'associazione nazionale, senza scopo di lucro, di promozione sociale e culturale dei non vedenti ed ipovedenti. Ha esteso le proprie attività in tutti i settori tecnologici che si prestano ad incrementare l'autonomia e l'integrazione sociale dei disabili visivi italiani.
“Conversazioni sull’Arte.. ma non solo”. prossimo incontro virtuale :
MARTEDI’ 19 APRILE ALLE ORE 16,30 in collaborazione con l'Associazione Museum, Conversazioni sull’Arte…ma non solo, con la Diana Pellegrini : "Eterno presente di donna e poesia. Pier Paolo Pasolini: SUPPLICA A MI MADRE. Un inno all’Amore e alla rivelazione di Se’ ".
Tramite App Zoom cliccare sul seguente link https://zoom.us/j/98058906176
Tramite telefono digitare il numero 06 9480 6488 e inserire il codice riunione 98058906176#
L’Associazione di Volontariato Museum organizza una visita tattile alla mostra JAGO. The Exhibition, che si tiene al Museo Bonaparte in Piazza Venezia, 5.
A Palazzo Bonaparte la genialità di JAGO viene documentata per la prima volta in una mostra che riunisce una serie di opere realizzate fino ad oggi, dai sassi di fiume scolpiti (da Memoria di Sé a Excalibur), fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione (come Figlio Velato e Pietà), passando per creazioni meno recenti ma più direttamente mediatiche quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem). Nelle sue opere, utilizza anche elementi tragici in un costante gioco di rimandi, con una visione sempre tesa alle tematiche del presente, suscitando provocatoriamente negli spettatori riflessioni sullo status dei nostri tempi.
La visita è fissata per giovedì 14 aprile alle 15,30 con appuntamento alle 15,15 davanti all’ingresso del museo. E’ rivolta ad un massimo di sei persone con disabilità visiva e relativi accompagnatori.
Per prenotarsi occorre inviare una mail al:
Prenotazione obbligatoria 48 ore prima della data dello spettacolo , indicare il vostro nominativo e quello degli accompagnatori.
Per prenotazioni tramite mail :
Tramite cellulare al numero 328-2435950 ANCHE CON MESSAGGIO VOCALE su whatsapp.
Giovedì 31 marzo - ore 20.30 TEATRO STORCHI - Modena
"L'ATTESA"
Di Remo Binosi
Regia Michela Cescon
Con Anna Foglietta e Michela Cescon
Il testo risulta capace di un coinvolgimento cui è difficile rimanere indifferenti: nonostante l'azione sia ambientata nel ‘700, temi e contenuti restano tuttora universali
Il linguaggio è originale e sorprendente, con una naturale vis comica che garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Goldoni e di Eduardo.
Domenica 10 aprile - ore 15.30 TEATRO BONCI - Cesena
"IL DELITTO DI VIA DELL'ORSINA"
Di Eugène Labiche
Adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
Con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni
Un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto, entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano niente della notte precedente. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte,
si fa strada l’idea che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio. Profondamente diversi l’uno dall’altro – uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario – i due uomini adesso devono confrontarsi con quello che credono di aver fatto.
Martedì 12 aprile - ore 21.15 TEATRO DELLA REGINA - Cattolica
"IL BERRETTO A SONAGLI"
Di Luigi Pirandello
Regia Gabriele Lavia
Con Gabriele Lavia, Federica di Martino, Francesco Bonomo
Ciampa, umile scrivano che ricorre alla follia per mantenere la facciata di rispettabilità del suo triste matrimonio, è il primo dei grandi personaggi pirandelliani che si prende un’amara rivincita dalle umiliazioni di una vita.
Ingressi: Ridotto per non vedente/ipovedente
Omaggio per accompagnatore
NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIODESCRIZIONE NON VERRÀ REALIZZATO.
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L’Associazione di Volontariato Museum ODV, riprende le “Conversazioni sull’Arte.. ma non solo”. Prossimo incontro virtuale
MARTEDI’ 22 MARZO ALLE ORE 16,30 in collaborazione con l'Associazione Museum, Conversazioni sull’Arte…ma non solo, con la dott. Michele D’Eboli ” Guernica di Pablo Picasso"
Tramite App Zoom cliccare sul seguente link https://zoom.us/j/96533105325
Tramite telefono digitare il numero 06 9480 6488 e inserire il codice riunione 96533105325#
L’Associazione di Volontariato Museum ODV, riprende le “Conversazioni sull’Arte.. ma non solo”. Prossimo incontro virtuale
MARTEDI’ 22 MARZO ALLE ORE 16,30 in collaborazione con l'Associazione Museum, Conversazioni sull’Arte…ma non solo, con la dott. Michele D’Eboli ” Guernica di Pablo Picasso"
Tramite App Zoom cliccare sul seguente link https://zoom.us/j/96533105325
Tramite telefono digitare il numero 06 9480 6488 e inserire il codice riunione 96533105325#
Non mi sembra giusto dirti "addio", con quel significato definitivo di separazione e distacco, senza limiti e senza confini.
Mi viene spontaneo dirti "arrivederci" in una dimensione meno tragica e crudele di quella che hai lasciato a noi.
Mi mancheranno terribilmente le telefonate con cui discutevamo sulle soluzioni da adottare per risolvere sia i problemi quotidiani di mobilità autonoma e sicura dei disabili della vista, ma anche sulla validità di soluzioni a problematiche meno assillanti sul piano della vita di ogni giorno, ma ugualmente fondamentali per la completezza della personalità umana, per assicurare a tutti le pari opportunità anche nel settore della conoscenza delle opere d'arte figurative.
E già avverto il vuoto che mi attende fra un mese, a Pasqua, quando si interromperà la tradizione trentennale dello scambio di auguri per le Festività natalizie e pasquali, con quei messaggi mai banali o stereotipati, ma sempre intrisi della tua profonda spiritualità cristiana.
L'unica consolazione è il sapere che ti è stata risparmiata la sofferenza di una lunga malattia e che il tuo trapasso è avvenuto mentre sognavi e voglio credere, come si legge anche in pubblicazioni scientifiche, che nel sogno ti sia apparsa l'abbagliante luce dell'Eterno e che tu abbia imboccato la via luminosa di cui parlano i redivivi.
Riposa in pace mio caro amico.
Giulio Nardone.
dal Corriere della Sera del 15/03/2022
FIRENZE. Era cieco fin dalla nascita ma sapeva guardare lontano. Da ragazzo amava giocare con il meccano e tutto ciò che è tecnologia lo ha sempre affascinato: girava con il suo computer portatile con la barra in braille, negli anni Settanta aveva ideato in collaborazione con l'UICI e l'IBM un corso per programmatori ciechi, dieci anni dopo un programma all'avanguardia per trascrizioni professionali. A Firenze si era battuto per i semafori intelligenti e per i percorsi tattili nei musei, come quello degli Uffizi.
Antonio Quatraro, consigliere nazionale ed ex presidente regionale della Toscana dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, presidente regionale dell'Irifor (l'istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione) se ne è andato nel sonno domenica notte, a 76 anni.
"Una persona di rara cultura e disponibilità" lo ricorda il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Dalle iniziative di sensibilizzazione contro i problemi della vista agli interventi urbani migliorativi della vita delle persone disabili, ha sempre rappresentato un valido interlocutore".
Era nato a Foggia, aveva studiato prima a Roma conseguendo il diploma di pianoforte e la maturità classica, e poi a Firenze dove si era laureato in Storia e filosofia. Ha insegnato musica, sostegno e tiflologia (scienza che studia le condizioni e le problematiche delle persone con disabilità visiva), aveva imparato l'inglese, il francese ed il tedesco. Quartaro era apprezzato per le sue competenze, ma anche per il garbo e la determinazione con cui portava avanti le proprie iniziative per le persone con disabilità, dall'abbattimento delle barriere (architettoniche e mentali) in città, alle opere "da toccare" nei musei, all'inclusione scolastica.
"Ha collaborato strettamente con le Gallerie per concepire e realizzare tante iniziative e progetti tesi a favorire l'accesso e la fruizione del museo alle persone ipovedenti e prive di vista" commenta il direttore degli Uffizi, Eike Schmit. "Abbiamo perso un amico e una persona che aveva dedicato la sua vita all'impegno per gli altri".
Per l'assessore al Welfare di Firenze Sara Funaro "se ne va un professionista serio che ha dedicato la sua vita impegnandosi per i più fragili, svolgendo un'attività importante al fianco delle persone con cecità e ipovedenti".
Per l'onorevole Rosa Maria Di Giorgi "era un amico, pieno di energia, vivace, generoso, competente. Grazie alla sua tenacia e alla sua lungimiranza abbiamo avviato tanti progetti che avevano al centro il valore della dignità umana, di qualsiasi persona, centrati sulla valorizzazione delle differenze. Con Quatraro la disabilità era sempre un ponte, mai un muro".
I funerali si terranno domani [16 marzo} alle 15 alla chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio a Campo di Marte. La sua famiglia ha espresso la volontà di non ricevere fiori, ma donazioni a favore della Unione italiana ciechi ed ipovedenti.
di Ivana Zuliani
Ottobre 2020: "Da dopodomani i ristoranti, gli alberghi, i negozi e i locali di spettacolo resteranno chiusi; vietati gli assembramenti". Sgomento delle categorie interessate: "E noi che ci facciamo con le scorte alimentari, con il personale aggiuntivo assunto e con i biglietti già venduti?"
Durante tutto il corso degli ultimi due anni, il settore produttivo del Paese, appoggiato da molta parte dell'opinione pubblica, ha costantemente criticato il Governo, o meglio, i Governi che si sono succeduti, per aver preso decisioni immediate e senza sufficiente preavviso sulle misure
ritenute necessarie per contenere l'espansione della pandemia.
Critiche comprensibili, tanto che a un certo punto le variazioni delle regole, rese necessarie dall'aumento dei contagi, si sono fatte decorrere dal lunedì successivo alla data del DPCM.
Ma ciò ha comportato che nell'ultimo fine settimana ancora libero da restrizioni i ristoranti fossero strapieni, si facesse a spallate sui marciapiedi dei centri storici deputati allo shopping e nella romana Campo dei Fiori e sui Navigli milanesi si celebrassero ammucchiate di giovani con lo spritz in mano e intenti a scambiarsi effusioni del tutto normali in periodi normali, ma sicuramente molto pericolose per il contagio. Risultato: una netta impennata dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi dopo le due settimane di incubazione e di rilevazione. E' il classico "chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti".
Nelle fasi cicliche opposte, quando la pandemia è in calo, gli stessi soggetti si lamentano perché il Governo non ha ridotto le restrizioni una settimana prima dell'inversione della tendenza per consentire la programmazione delle riaperture, come se si trattasse di un evento prevedibile a data fissa.
Ma il maggiore pericolo sta nell'incomprimibile reazione emotiva della gente che, malgrado i ripetuti richiami a "mantenere alta la guardia", interpreta come un "liberi tutti" l'eliminazione dell'obbligo delle mascherine all'esterno o la riapertura delle discoteche. E la televisione mostra i balli di piazza e le discoteche strapiene alla faccia del limite prescritto.
Ed è allora che la natura, che non legge i decreti e che se ne frega se lì c'è scritto che la pandemia è in calo, segue le sue leggi e ti provoca la quinta ondata.
Speriamo che non sia così, ma adesso, ad aggravare la situazione, c'è anche il pericolo rappresentato dai poveri profughi di guerra spesso non vaccinati e che, nel migliore dei casi e alla barba del distanziamento sociale, hanno viaggiato per un giorno e una notte in quindici in uno scompartimento ferroviario per sei persone.
Ma chi ci avrebbe mai detto che a questo punto il Covid-19 lo avremmo dovuto considerare il minore dei mali!
Giulio Nardone
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