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Il linguaggio tattile LOGES, recentemente aggiornato e migliorato con la denominazione Loges-Vet-Evolution, è realizzato mediante l'inserimento nella pavimentazione dei marciapiedi o del'interno degli edifici di speciali piastrelle, le cui differenti tipologie si avvertono facilmente sotto i piedi e con il bastone bianco.


Esse sono fabbricate in gres, in pietra naturale  o in gomma; in quest'ultimo caso le piastre possono anche essere incollate su un pavimento che sia perfettamente levigato.
I segnali fondamentali sono due, quello di direzione rettilinea e quello di arresto/pericolo.
Il segnale di direzione rettilinea è costituito da una pista larga 60 centimetri, contenente dei canaletti che nel centro sono più distanziati fra loro, mentre ai lati sono abbastanza stretti. Ci si cammina sopra facendo in modo che i piedi siano paralleli ai canaletti stessi; ad ogni passo ci si può rendere conto se si sta procedendo in linea retta o se si sta deviando di lato e si può in tal modo seguire facilmente la pista tattile. Naturalmente se si calzano scarpe con la suola molto spessa e rigida, ciò diventa più difficile, anche se non impossibile, dato che i canaletti si sentono non tanto con il senso tattile plantare, quanto con il senso cinestetico, apprezzando cioè la sensazione di dislivello laterale che ci viene trasmessa dalla caviglia per il fatto che un lato del piede si trova sul cordolo e l'altra parte invece poggia dentro il canaletto.
Se si usa il bastone lungo, esso può essere utilizzato con il classico movimento pendolare per individuare eventuali ostacoli; se la punta viene fatta strusciare per terra da destra a sinistra e viceversa, si avverte perfettamente la presenza dei canaletti; ciò è meno netto se l'intorno è costituito da mattoni di cemento autobloccanti che presentano un certo spazio fra l'uno e l'altro. Per questo motivo nel manuale di progettazione del linguaggio Loges si specifica che il pavimento adiacente al percorso deve essere il più liscio e uniforme possibile, creando eventualmente due strisce di asfalto o altro materiale compatto per isolare la zona dei canaletti da quellarecante delle sconnessure.
Un'altra possibilità consiste nel tenere il bastone fermo in posizione obliqua verso avanti e verso un lato, infilando la sua punta in uno dei canaletti della pista. Ad esempio, se si impugna il bastone con la mano destra, questa dovrà stare una quarantina di centimetri più avanti del nostro corpo e un po' più allargata rispetto al nostro fianco, mentre la punta del bastone sarà fatta scorrere in uno dei canaletti di sinistra. In questo modo ci proteggiamo quasi completamente nei confronti di eventuali ostacoli posti sul nostro cammino, ma che comunque non possono essere veramente pericolosi, dato che stiamo utilizzando un percorso protetto.
Il bastone va tenuto senza premerlo sul pavimento, in modo che segua l'andamento dei canaletti senza deragliare. La maggiore o minore facilità di questa operazione dipende dalla forma della punta del bastone: quella a forma di piccola pera o anche cilindrica è la più utile. 
Il secondo segnale fondamentale è quello di arresto/pericolo, che ci dice che non dobbiamo oltrepassarlo. E' costituito da una striscia di piastrelle recanti delle cupolette che si avvertono molto bene sotto i piedi. Questo segnale viene posto lungo le banchine ferroviarie in corrispondenza della striscia gialla che segnala ai normovedenti la zona vicina al binario sulla quale non bisogna sostare quando arriva un treno; se è posta sul bordo di un marciapiede, indica che in quel punto non si deve attraversare la strada.
Gli altri segnali sono denominati "di secondo livello", dato che non sono essenziali come i primi due, ma comunque forniscono informazioni ulteriori sicuramente utili.
Il segnale di svolta obbligata ad angolo retto è costituito da una combinazione dei canaletti e delle cupolette: è un quadrato diviso in due triangoli, uno dei quali ospita le cupolette che vi dicono che non dovete procedere in quella direzione, mentre l'altro triangolo contiene dei canaletti obliqui che uniscono i due tratti di percorso perpendicolari fra loro, seguendo i quali canaletti svolterete automaticamente insieme alla pista. I canaletti possono anche essere curvi, per rendere più facile alla punta del bastone di seguire la svolta.
Il codice di incrocio viene posto nel punto in cui la pista tattile vi offre la scelta se girare a destra o a sinistra o proseguire dritti ed è formato da un quadrato coperto da numerosi dischetti poco sporgenti. Invece il segnale di attenzione/servizio vi avverte che in quel punto della pista dovete prestare attenzione,senza che vi sia un vero pericolo,  ad esempio perché state per attraversare una porta, oppure vi avverte che in quel punto accanto alla pista, sulla vostra destra o sulla sinistra, a seconda che il segnale sporga a destra o a sinistra rispetto alla pista stessa, si trova un oggetto che vi può interessare, come un telefono,una mappa tattile o la macchina per timbrare il biglietto ferroviario. Questo segnale è costituito da una righettatura fitta e sottile perpendicolare al vostro senso di marcia.
Questi vengono chiamati segnali di secondo livello perché sotto i piedi non sono immediatamente riconoscibili e ci possono sembrare una superficie normale, diversa comunque sia dai canaletti della direzione rettilinea che dalle cupolette del segnale di arresto/pericolo. Proprio questa diversità ci indurrà a indagare di cosa si tratti: basterà strusciare un attimo la punta della scarpa o la punta del bastone per capire se siamo sui dischetti del segnale di incrocio o sulla righettatura del segnale di attenzione/servizio.
Se stavate usando i canaletti come binario per la punta del bastone, nel momento in cui la punta passa sulla righettatura fitta del segnale di attenzione/servizio, avvertirete con la mano una tipica vibrazione che vi farà capire che si tratta di quel tipo di segnale.
L'ultimo segnale è quello di pericolo valicabile, che ci dice che è possibile superarlo, ma con cautela: esso viene posto ad esempio sugli scivoli, circa mezzo metro prima che dal marciapiede si passi alla sede stradale, oppure subito prima di una scalinata in discesa. Si ottiene ponendo prima una striscia di 20 centimetri di segnale di attenzione (righettato sottile perpendicolare al senso di marcia) e subito dopo una striscia, ugualmente di 20 centimetri, di cupolette (segnale di pericolo). In pratica, poiché il segnale che si sente meglio sotto i piedi è quello costituito dalle cupolette, se avete il dubbio che si tratti del segnale di pericolo assoluto o di quello di pericolo valicabile, è sufficiente mettere i piedi sulla parte di segnale recante le cupolette: se esso è così corto da far entrare solo la lunghezza di un piede, si tratta del pericolo valicabile, se invece potete mettere sulle cupolette entrambi i piedi, uno avanti all'altro, dovete evitare di procedere oltre perché quello è il segnale di arresto/pericolo.
Dove vanno posti i segnali tattili?
Nei luoghi spaziosi, come un piazzale o un atrio di stazione o di aeroporto, vi sarà un vero percorso guidato che conduce ai diversi servizi presenti nel luogo (panchine, bar, biglietteria, sala amica, binari, ecc.). L'ubicazione dei vari servizi sarà indicata su una mappa tattile che riproduce il percorso seguito dalla pista, e recante indicazioni in braille e in caratteri normali a rilievo e leggibili anche da ipovedenti.
Dei percorsi completi debbono essere presenti anche sulle banchine delle stazioni ferroviarie e della metropolitana, trattandosi di zone estremamente pericolose e spesso movimentate e affollate.
Invece sui marciapiedi di città, dove esistono le guide naturali (muri, pareti di palazzi, siepi, ecc.) non sono necessarie delle piste continue; non vi saranno quindi dei "percorsi tattili", ma dei "segnali tattili". Basterà segnalare le fermate dei mezzi di trasporto, gli attraversamenti e gli ingressi di locali particolarmente importanti (ufficio postale, ambulatorio, commissariato, uffici comunali, ecc.).
Quindi, se camminando su un marciapiede lo trovate sbarrato dai canaletti del segnale di direzione rettilinea, posti perpendicolarmente rispetto al vostro senso di marcia, ciò significa che in quel punto è situata una delle tre cose sopra indicate. E precisamente: se seguendo i canaletti verso il bordo del marciapiede incontrate il segnale di attenzione/servizio, ciò vuol dire che allungando una mano verso destra troverete a meno di mezzo metro la palina della fermata dell'autobus o del tram. Se invece trovate il segnale di pericolo valicabile, si tratta di un attraversamento e qui vi sono due possibilità: quando siete sul bordo, o a meno di mezzo metro sulla destra o sulla sinistra trovate il palo semaforico, eventualmente fornito di pulsante per l'attivazione del segnale acustico, oppure il palo non c'è e quindi si tratta di un attraversamento sulle strisce, ma non semaforizzato.
Se infine sul bordo del marciapiede trovate il segnale di pericolo assoluto, ciò vuol dire che lo sbarramento serviva ad indicare l'ingresso di un locale importante e quindi dovete fare dietro front e dirigervi verso il palazzo.
Ultima istruzione: se state seguendo la pista tattile e improvvisamente questa termina senza alcun segnale, con i canaletti che sfociano sulla normale pavimentazione, ciò significa che da lì in poi potete proseguire con i vostri mezzi, seguendo una guida naturale, fino a quando non troverete di nuovo un segnale tattile. Se invece la pista termina con un lungo tratto di segnale di attenzione (il righettato fitto perpendicolare al senso di marcia), ciò significa che lì termina la zona attrezzata e da quel punto in poi ve la dovete cavare da soli.

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